09 febbraio, 2024

Il video della tortura in carcere a Reggio-Emilia: agenti picchiano e calpestano detenuto per quasi 10 minuti

 Il video della tortura in carcere a Reggio-Emilia: agenti picchiano e calpestano detenuto per quasi 10 minuti (virgilio.it)
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Torture nel carcere di Reggio Emilia. Questo sostiene l’accusa di 8 dei 10 agenti denunciati da un detenuto dell’istituto di detenzione emiliano, che è stato picchiato e denudato il 3 aprile 2023. Un video mostra alcune delle

Dieci agenti del carcere di Reggio Emilia denunciati

Secondo quanto riporta l’agenzia ‘ANSA’ lo scorso 3 aprile un detenuto del carcere di Reggio Emilia, 40 anni di nazionalità tunisina, sarebbe stato picchiato da un gruppo di 10 agenti, poi denunciati.

L’uomo, messo in isolamento, sarebbe stato prelevato dal gruppo appena fuori dall’ufficio della direttrice, dal quale era appena uscito. Incappucciato con la federa di un cuscino, sarebbe stato picchiato, buttato a terra e poi lasciato in una cella.

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Un detto dice: il bue dice cornuto all'asino.

Ci permettiamo di criticare è invocare i diritti dell'essere umano ............. qui in Italia. Ed ecco l'esempio che portiamo in Ungheria caso Salis in catene ....... in quel paese ha commesso un reato.

In ungheria cosa diranno di noi ................che belle persone che sono gli Italiani, ed hanno il coraggio di parlare dei diritti civili?

Che figure di merda nfacciamo ........ qui nessuno s'nindigna.

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09 settembre, 2023

14enni

 Ecco questa sera la prima notizia importante è che il Governo avrà deliberato gli arresti per le babygang di anni 14 circa. 
Dunque da stasera possiamo dormire sonni tranquilli., e le ragazze possono uscire senza rischiare molto, anzi al primo cenno di disturbo vengono arrestati ....... ora gli arresti sono più facili dicono quelli del governo.

Che loro lo dicano, un detto antico dice: scopa nuova fa rumore .........

Ma io penso ai 14 che andranno in carcere come un 50enne(lo dice Salvini) detto da lui possiamo stare tranquilli, che si cambia per non cambiare nulla.

Ok ci sono gli arresti ......... a questo punto il carcere non è una rieducazione per un inserimento nella società, è un carcere punitivo.

Scusate ma ogni capo bastone di questa notizia può essere solo contento un ragazzino in carcere punitivo affina come delinquere meglio una volta uscito.

I genitori ....... faranno di tutto per difendere il loro bambino 14 condannato come un 50enne assumendo un buon avvocato, che sicuramente il capo malevitoso forse converrà che aiuti i genitori ......e ci siamo combinati che la malavita organizzata aiuta ed il governo punisce i ragazzini 14enni.

Troppo veloci
Troppo tutto
Qualcosa non funzionerà per come la presentano.

Se per risolvere determinati problemi bisogna aggiungere la forza, io credo che già la nostra Costituzione possiamo solo friggerla ed ingoiarla .....

Ripeto la Meloni è male accompagnata ....... è sbaglia.


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17 giugno, 2023

Detenzione carceraria in condizioni inumane, condannato il Ministero della Giustizia

 Messina: detenzione carceraria in condizioni inumane, condannato il Ministero della Giustizia - AMnotizie.it - Quotidiano di informazione
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Detenzione carceraria in condizioni inumane, con spazio a disposizione inferiore al minimo accettabile. Per questo motivo la sezione civile del tribunale di Messina ha condannato il Ministero della Giustizia a risarcire il danno ad un detenuto dell’hinterland nebroideo. A rivolgersi al tribunale peloritano è stato l’avvocato Giuseppe Tortora.

Nel suo ricorso il legale ha evidenziato che 1591 giorni di detenzione presso la Casa Circondariale di Gazzi a Messina erano stati vissuti all’interno di una cella di 15 metri quadrati, con altri 6 detenuti, dunque con meno di 3 metri quadrati a persona, una condizione carceraria inumana e degradante, con uno spazio inferiore al minimo accettabile indicato dalla giurisprudenza, in un luogo dove, oltre ai detenuti, c’è la branda, due armadietti, uno sgabello, un tavolo.

Soprattutto alla luce del mobilio fisso, lo spazio a disposizione si è ulteriormente ridotto. Da qui la condanna del Ministero della Giustizia al risarcimento del danno e al pagamento delle spese processuali.

Tra la soddisfazione per lo studio Tortora per il risultato raggiunto, anche l’evidenziare come il problema delle condizioni carcerarie dei detenuti presso le case circondariali italiane continui ad essere irrisolto e che costa ogni anno allo Stato molto di più di quanto costerebbe l’adozione di serie politiche di riforma del sistema detentivo.
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Non comment
in queste poche righe si racchiude un dramma di una persona che sta scontando una sua pena ...... in modo inumano.
Già basta questo termine per pensare altre cose non scritte ....... 

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05 febbraio, 2023

Cospito: anarchici in piazzain diverse città, scontri a Roma, fermati tre manifestanti

 Cospito: anarchici in piazzain diverse città, scontri a Roma, fermati tre manifestanti - Politica - ANSA
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Sotto il carcere di Opera un gruppo di manifestanti si è avvicinato alla recinzione del carcere lanciando sassi e fumogeni. A Roma via a corteo non autorizzato: fermati alcuni manifestanti, due i feriti

Scontri al corteo a Roma in solidarietà ad Alfredo Cospito. I manifestanti, arrivati sulla via Prenestina, hanno tentato di costruire delle barricate e hanno iniziato un fitto lancio di bottiglie verso le forze dell'ordine che, per respingerli, hanno fatto una serie di cariche di alleggerimento.

La situazione resta tesa.

Mie strette considerazioni
Tutto questo parlare o straparlare di Cospito non fa altro che dargli molta visibilità agli occhi dei cittadini giustamente in una posizione di passività, ma che capisce che lo Stato sbaglia ............. Questo terrorista merita il carcere ma non merita il 41 Bis ............. merita il carcere ed un carcere è o dovrebbe essere rieducativi cioè una modalità  per poter reintegrare i soggetti recidivi.
Sostanzialmente ci troviamo davanti ad un detto:

l'Uomo giusto con la pena sbagliata

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15 gennaio, 2023

Magistrati, è scontro sul sesso in carcere “Un diritto”. “No, la cella non è un postribolo”

 Magistrati, è scontro sul sesso in carcere “Un diritto”. “No, la cella non è un postribolo” - La Stampa
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C'è chi è favorevole, convinto che «la limitazione della libertà personale non debba limitare il diritto alla sessualità». Ma c’è anche chi è contrario «perché l’istituto penitenziario non può diventare un postribolo di Stato e le reali emergenze da risolvere sono altre». Due punti di vista agli antipodi sull’ipotesi di consentire ai detenuti di fare sesso con i partner dietro le sbarre.

Mie considerazione

Io sarei favorevole al sesso in carcere con delle donne che svolgono già l'attività di sesso a pagamento, anche perchè sarebbero controllate si portatrici di malattie varie e veneree

Un uomo è in carcere per aver commesso un reato, ma non puoi Annullare l'istinto sessuale ........ quello oltre al piacere ha un altro compito importante .......... ed è lo sfogo, dunque aver sfogato lo calma e lo rende più ragionevole. Eliminando le varie sodomizzazioni di violenza che si sentono che avvengono in un carcere, più maschile, che quello femminile, che anche in quest'ultimo ramo si sente poco ma succedono delle cose schifose che abbrutiscono l'essere umano.

Si sono favorevole che il carcerato abbia plachi il suo istinto sessuale in carcere .......... può solo portare beneficio. sarebbe ancora meglio che con chi è sposato con la propia moglie. ............ Si sono favorevole

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