La morte non ĆØ niente. Sono solamente passato dall'altra parte: ĆØ come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti ĆØ familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: ĆØ la stessa di prima, c'ĆØ una continuitĆ che non si spezza. PerchĆ© dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perchĆ© sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso ĆØ la mia pace
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Questa preghiera la trovo bellissima.
Ed un momento come questo .......... ĆØ giusta a tutte quei morti che attualmente tanti figli di mamma che vanno a morire.
O che muoiono per eventi naturali o anomali.
Si.
Io la dedico
La morte Ʃ niente vista dall'altra parte. PerchƩ nulla ne sappiamo noi di qua. Chi ci lascia rimane comunque con la nostra memoria, l' avergli voluto bene, lo preserva.
RispondiEliminaMa la morte in sƩ, resta impalpabile.
Franco Battaglia
RispondiEliminaNulla si sa, ĆØ nulla sapremo mai.
L'impalpabilitĆ della morte resta un vuoto in quel contesto di quella "famiglia"
Arrivare a dire che la morte non ĆØ niente ĆØ difficilissimo.
RispondiEliminaGus
RispondiEliminaNon per la fede di Sant'Agostino.