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23 settembre, 2024

Crisi del lavoro in Italia: 730.000 lavoratori in meno entro sei anni

 Crisi del lavoro in Italia: 730.000 lavoratori in meno entro sei anni - Benzinga Italia

Entro il 2030, l'Italia perderà 730.000 lavoratori, una sfida significativa per il mercato e il sistema pensionistico.

Un recente studio prevede una significativa contrazione del mercato del lavoro italiano nei prossimi sei anni, con una perdita stimata di 730.000 lavoratori.

Jacopo Sala, ricercatore di Adapt, spiega che la contrazione della forza lavoro, conseguenza della transizione demografica, rappresenta una sfida significativa per l’equilibrio tra domanda e offerta di lavoro. I settori chiave dell’economia italiana, tra cui l’industria, l’edilizia e i servizi, dovranno affrontare una progressiva carenza di manodopera nei prossimi anni. Questo potrebbe potenzialmente paralizzare interi settori produttivi, ostacolando la crescita economica complessiva.

Perché è importante

Entro il 2030, il numero di lavoratori nella fascia di età compresa tra i 35 e i 49 anni diminuirà del 10,8%, con un calo di quasi un milione di unità. Entro il 2050, si prevede che la forza lavoro nella fascia d’età 50-64 si ridurrà di oltre 2 milioni di unità, con un calo del 26,5%. 

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Solo piccoli stralci, a mio avviso è interessante tutto l'articolo.

Certo non buone notizie, se si avverano.


12 agosto, 2023

La lettera di Giorgia Meloni sul salario minimo: quali sono le 8 proposte del Cnel sul lavoro povero

 La lettera di Giorgia Meloni sul salario minimo: quali sono le 8 proposte del Cnel sul lavoro povero - Open

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La premier scrive al Corriere: una proposta entro 60 giorni. La memoria di Brunetta alla Commissione Lavoro

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Interessante articolo?

Non lo credo. La Meloni incontra le opposizione i sindacati ....... ne escono fuori senza un barlume di proposta. Fatto tutto questo la Giorgia Meloni si lava le mani e passa il tutto a Renato Brunetta, che per queste cose non è la persona giusta, anche se lui stessi dice(parole vuote a mio avviso): 

  • Non limitarsi all’alternativa salario minimo per legge sì o no, ma affrontare, a monte, i problemi che ostacolano la crescita dei salari dei lavoratori, tra cui i ritardi nei rinnovi contrattuali aggravati dalla crescita del costo della vita e dall’elevato cuneo fiscale, dall’impatto della precarietà, del part-time involontario e del “lavoro povero”.
    certo che Renatino Brunetta un po sappiamo come ragioneNon credo che riusciranno ad approdare a nulla, anche perchè la Meloni la trovo molto indecisa su questo fatto e vorrebbe lasciare le cose così.

Ma tutto questo o senza questo non è elemento di produttività di una Nazione.

Ci vogliono posti  di lavoro con stipendi certi ed adequati al tenore dei prezzi imposti dalle ditte  ai consumatori.

Ecco, a mio avviso bisogna ritornare indietro agli anni 90 ...... è riassumere personale. E riorganizzare i piani di lavoro ed i relativi stipendi e da non tralasciare nuovi investimenti all'interno della Nazione Italia e creazione di nuovi soggetti nella tecnologia eterea è produzione di varie coltivazioni a larga scala ed incentivare la lavorazione della terra da coltivare.

Meloni c'è molto da fare se si vuole fare, ma capisco che la compagnia che ti sei scelta non aiuta tutto questo.