Il calendario etiope, noto anche come calendario etiopico, è un sistema di misurazione del tempo utilizzato in Etiopia. Ecco come funziona:
Struttura del calendario etiope:
- L’anno etiope è suddiviso in 13 mesi.
- I primi 12 mesi hanno 30 giorni ciascuno.
- Il 13° mese ha solitamente 5 giorni (o 6 negli anni bisestili), per un totale di 365 o 366 giorni1.
Inizio dell’anno etiope:
- L’anno etiope inizia l’11 settembre (o il 12 settembre negli anni bisestili).
- Questo giorno è noto come Enkutatash, il Capodanno etiope1.
Differenze rispetto al calendario gregoriano:
- L’era etiope è 7 anni e 113 giorni indietro rispetto all’era cristiana.
- Ad esempio, l’11 settembre 1938 corrisponde al 1° meskerèm 1931 nel calendario etiope2.
Festività e ricorrenze:
- Oltre alle festività fisse, ci sono anche altre ricorrenze religiose e politiche.
- Il calendario etiope è utilizzato anche per l’anno liturgico dei cristiani in Eritrea, delle Chiese cattoliche di Rito Orientale, della Chiesa copta e altre comunità religiose cristiane stanziate prevalentemente in Africa e nel Medio Oriente1.
Ecco la correlazione tra i mesi del calendario etiope e le date del calendario gregoriano:
- Meskerem: dall’11 settembre al 10 ottobre
- Tikemt: dall’11 ottobre al 9 novembre
- Hedar: dal 10 novembre al 9 dicembre
- Tahesas: dal 10 dicembre all’8 gennaio
- Tir: dal 9 gennaio al 7 febbraio
- -Trattto da Wichipedia -
- Nel calendario etiopico l'anno ha 13 mesi, di cui i primi 12 di 30 giorni ed il 13° di 5 (di 6 negli anni bisestili) e ha inizio l'11 settembre (il 12 settembre per gli anni successivi ai bisestili). Qualsiasi anno la cui cifra sia divisibile per 4 è un anno bisestile; gli anni sono distinti dal popolo coi nomi degli evangelisti, Lucàs l'anno bisestile, e successivamente gli altri 3 Iohannès, Mattieuòs, Marcòs.[1]
La primavera (zedià) comincia il 25 megabìt, l'estate (cheremtì, le piogge) il 25 seniè, l'autunno (chenìl, il raccolto) il 25 mescherèm, l'inverno (hagài) il 25 tahsàs. Il sabato e la domenica sono giorni festivi; inoltre tutti i mesi hanno 5 feste fisse: selestè Selassiè (Santissima Trinità) il 7, Cheddùs Micaèl (San Michele Arcangelo) il 12, Chidanè Merèt (Patrocinio della Madonna) il 16, Mariàm (la Vergine) il 21, Madhaniè Alèm o Medaniè Alèm (festa del Redentore) il 27, Lidèt (natività di Cristo) il 29 tahsàs. Vi sono poi il Temchèt (battesimo di Cristo) l'11 ter e infine il Mascàl (esaltazione della Croce) il 17 mescherèm, ma di carattere prevalentemente politico. Sono presenti feste mobili, che si spostano cioè all'interno del calendario.
L'era etiopica è di 7 anni e 113 giorni in ritardo sull'era cristiana, Il capodanno (Enkutatash) corrisponde all'11 settembre; ad esempio l'11 settembre 1938 corrisponde al 1° meskerèm 1931.
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A prima acchito sembra tutto strano, invece l'Etiopia è dietro la porta .......il loro tempo è questo a giusta loro ragione.
Nonostante il 13° mese composto da 5 gg e con l'anno bisestile 6 gg l'anno è composto di 365 gg più uno se bisestile.
Nel leggere sembra di leggere di altro mondo.
Molto interessante.Ciao
RispondiEliminaOLga
RispondiEliminaSorrido. Ciao