Perché lo Stato islamico colpisce in Russia | Il Foglio
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o Stato islamico ha rivendicato l’attentato a Mosca, all’auditorium Crocus City Hall, ha rilasciando una dichiarazione attraverso l’agenzia di stampa Amaq, su Telgram. Gli Stati Uniti seguivano da novembre il flusso di informazioni che portavano a un possibile attacco in Russia da parte dell'organizzazione, ne avevano parlato con Mosca, nonostante i rapporti tra le due nazioni siano gelidi e complicati. L’allerta più grande c’era stata a inizio marzo, dopo che i servizi di sicurezza russi, l’Fsb, avevano ucciso due attentatori che stavano pianificando un attentato contro una sinagoga nell’oblast di Kaluga: erano di origine kazaka e facevano parte del braccio afghano dello Stato islamico, l’Isis K o Isk (K sta per Khorasan). Nei giorni seguenti, con un comunicato, l’ambasciata americana a Mosca aveva avvisato i suoi cittadini di evitare luoghi affollati, per possibili attentati nelle “prossime quarantotto ore”. Di ore ne sono trascorse più di quarantotto, ma i funzionari russi non hanno raccolto gli avvertimenti e anzi, dopo le elezioni del 17 marzo, il presidente russo, Vladimir Putin, aveva detto che si trattava di un ricatto per intimidire la società russa.
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Il virus della pazzia dilaga a vista d'occhio .......... è gravissimo
I cittadini russi hanno un rapporto con Putin come gli italiani avevano con Mussolini.
RispondiEliminaGus
RispondiEliminaOgni popolo ha ciò che vuole. anche oggi la maggioranza vuole il fax simile a Mussolini