AVVISO METEO per i prossimi giorni: arriva il CICLONE CIRCE! Le ultime mappe dei Centri di Calcolo parlano chiaro. TEMPORALI a SUPERCELLA, accompagnati da GRANDINE anche di grosse dimensioni torneranno a colpire alcune delle nostre regioni già nelle prossime ore. E attenzione anche ai DOWNBURST.
Le SUPERCELLE
Nella classificazione dei temporali, le supercelle sono i fenomeni più pericolosi in termini di potenza sprigionata e potenziali danni. Si tratta di immensi sistemi temporaleschi alti fino a 10/12 km al cui interno è presente una zona di bassa pressione definita in termine tecnico mesociclone.
Con il caldo in aumento cresce pure l'energia potenziale (umidità e calore nei bassi strati dell'atmosfera) in gioco per lo sviluppo, appunto, di celle temporalesche imponenti, in grado di provocare eventi meteo estremi come quello della grandine grossa (oltre i 5-6 cm di diametro). Nei casi più rari, fortunatamente, la supercella può innescare anche pericolosi tornado, come anche la cronaca recente ci ricorda.
L'arrivo di aria più fresca ed instabile in quota in discesa dal Nord Europa ha già provocato temporali violenti soprattutto sul Veneziano, dove è stato segnalato anche un tornado
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Il sud credo sia escluso da tutto questo putiferio di tempo più che instabile.
Non penso che sia così come dice l'articolo. Qui ci sono cambiamenti così repentini che di natura forse rimane la mia scrittura.
Il tutto sa di preoccupante?
Naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Solo allarmante. Una vocina dentro mi dice: abbiamo superato il punto di non ritorno.
Forse è già tardi per ricreare un clima a misura d'uomo.
RispondiEliminaMattarella e altri 5 capi di Stato, appello sul clima: “Non c’è più tempo, agire ora”
Il presidente della Repubblica firma il documento con gli omologhi di Croazia, Grecia, Malta, Portogallo e Slovenia.
RispondiEliminaI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Sos Antartide, i ghiacci
si sciolgono a livelli record:
sparita una parte grande come l’Argentina
di Alessandro Fulloni
Al Polo Sud spariti 2,6 milioni di chilometri quadrati al di sotto della media dal 1981 al 2010. Le conseguenze nella regolazione delle temperature dell’oceano e sul loro livello.
Gus
RispondiEliminaE' giusto che abbiano fatto questa riunione dei Capi di Stato, ma è ovvio anche per loro che è già tardi per porre un sano rimedio. Oggi se fanno un qualcosa possono leggermente migliorare migliorare un rallentamento, ma il punto di non ritorno è già passato. questa purtroppo e una amare realtà, con conseguenze tra svariati decenni i "nostri figli" subiranno.
Gus
RispondiEliminaEd è questo il punto di non ritorno. Tutto questo sfaldamento non può essere più "ricostruito"