Il colloquio con un amico: «Non mi dileguerò con le tenebre.

 Lo sfogo di Alessandro Giuli al ristorante e le dimissioni: «Sul mio cadavere molte impronte digitali» - Open

In un retroscena sul Corriere della Sera oggi il ministro della Cultura Alessandro Giuli replica alle accuse di Report con nonchalance. Ma c’è qualcosa che non torna. Perché intanto Il Fatto Quotidiano oggi racconta che lo stato d’animo dell’esponente del governo Meloni non è così serafico come lo si dipinge. Giuli è in un ristorante sull’Aurelia Antica con un amico. A cui consegna fin dall’inizio una riflessione piuttosto apocalittica: «Il mio cadavere sarà pieno di impronte digitali. Questo lo si sa». Tanto che l’altro, alla fine del pranzo, lo saluta con una previsione altrettanto apocalittica: «Così frana tutto, cazzo!». E così, mentre si inseguono voci su orge gay al ministero e altre amenità, il dato di fatto è uno: il ministro che ha sostituito Gennaro Sangiuliano è già sull’orlo delle dimissioni.

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Ognuno racconta la propia verità.

Per me personalmente non ho mai avuto nessun pregiudizio su sessualità diversa di un uomo o di una donna. Nel mio piccolo ho cercato di capire il loro stato "d'animo" perchè dal 900 in poi scatta in modo cudele la caccia a questi essere umani che nella ,loro sessualità siano diversi da quella maggioranza chiamati "normali"

Ho sempre sostenuto il massimo rispetto per tutti ......... a maggior ragine per questi esseri umani intesi diversi, ma che per me sono solo Uomini e Donne dove la loro sessualità va svolta all'interno della propia casa, ed una volta chiusa la porta da casa uno/a è libero di mettersi il dito nel naso, cosa che non farebbe in pubblico.

Queste sono le cose che contano.

La Gente ha votato questo governo anche dai diversi sessulmente, perchè anche loro sperano che ci sia un governo che rispetti la Costituzione il popolo è tutto uguale, ed ognuno deve vivere la vita a modo propio nel rispetto delle regole della nostra Costituzione ............Dunque siamo tutti asessuati, ma liggi alle regole.

Dunque in virtù di questo il governo DEVE rispettare tutti indistintamente.