530 uccisi in 7 giorni a Gaza, per Israele è la via verso il cessate il fuoco | il manifesto
I raid israeliani a Gaza hanno ucciso almeno 81 palestinesi nelle ultime 48 ore. L’aviazione di Tel Aviv ha anche attaccato un’altra delle scuole gestite dalle Nazioni unite nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, uccidendo 23 persone e ferendone almeno 70.
La scuola si trovava in una delle cosiddette «zone sicure» designate da Israele. Secondo l’Unrwa il 95% delle scuole costruite dall’Onu era usato come rifugio dagli sfollati interni della Striscia e, a causa degli attacchi degli ultimi giorni, «8 di questi edifici su 10 sono ormai inutilizzabili», come ha chiarito il Commissario generale dell’Unrwa Philippe Lazzarini su Twitter. Quest’ultimo è tornato a chiedere un «cessate il fuoco immediato», affermando che gli attacchi israeliani alle scuole sono diventati «un fatto quasi quotidiano».
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Non si può essere d'accordo con questo massacro autorizzato dal tutto il mondo che appoggia Netanyahu. Ma non capisco chi è contro Netanyahu spende solo parole vuote.
Una strage che continua nell'indifferenza del resto del mondo.
RispondiEliminaCavaliere Oscuro del Web
RispondiEliminaE' un popolo è bisogna restituire quella dignità che Israele gli sta toglendo. E' E' debbono essere uno Stato riconosciuto da tutti.