14 maggio, 2024

Alessia Pifferi lasciò morire la figlia "per assecondare i suoi bisogni di donna"

 https://www.agi.it/cronaca/news/2024-02-26/bimba-morta-perizia-alessia-pifferi-capace-di-intendere-e-volere-25455756/
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Tutto l'articolo, ma anche qui conviene aprire il link

AGI - Alessia Pifferi è "capace di partecipare coscientemente al processo" e "al momento dei fatti era capace di intendere e di volere". Lo ha stabilito lo psichiatra forense Elvezio Pirfo all'esito della perizia disposta dalla Corte di assise di Milano nell'ambito del processo a carico della donna accusata dell'omicidio pluriaggravato della figlia Diana di quasi 18 mesi abbandonata e lasciata morire di stenti nel luglio del 2022. Nelle sue valutazioni Pirfo ricostruisce anche la "motivazione principale" che muove Alessia Pifferi: "assecondare i suoi bisogni di donna e non i suoi doveri di madre, poiché ella sente e vive come prevalente la donna rispetto alla madre".

Quanto alla metodologia seguita per analizzare la personalità della donna, lo psichiatra ritiene che "la quantità di colloqui effettuati e la scelta di somministrare dei test psicodiagnostici risulta" una scelta "clinicamente 'non-appropriata' alla luce della sola sintomatologia disadattativa rilevata e dell'allocazione delle risorse professionali disponibili presso l'istituto stesso". Le conclusioni si riferiscono all'attività delle due psicologhe in servizio al carcere di San Vittore contestata dal pm Francesco De Tommasi e dai suoi consulenti che hanno portato a indagare le due professioniste con le accuse di falso e favoreggiamento nei confronti dell'imputata.

In uno dei colloqui sostenuti con lo psichiatria forense, Alessia Pifferi si è così giustificata: "Era come se la mia mente si annullava dal ruolo di mamma quando invece io ero una mamma protettiva che stava sempre con sua figlia, tant'è che mia figlia veniva anche in bagno con me". In un altro passaggio contenuto nella relazione depositata nel processo la 38enne ha ripercorso i processi mentali avuti quando ha abbandonato la bambina: "Succede che anzichè tornare a casa l'indomani i giorni si prolungano. Perchè la mia mente si era come spenta verso la bambina, era come se avesse dimenticato il ruolo di essere mamma".

3 Commenti:

Alle 14/5/24 19:07 , Blogger Franco Battaglia ha detto...

Trent'anni ad Alessia, venti alle psicologhe.

 
Alle 15/5/24 10:26 , Blogger Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Stessa opinione di Franco

 
Alle 15/5/24 12:49 , Blogger Giovanni ha detto...

Franco Battaglia e Daniele Verzetti
Inserisco un piccolo stralcio ricava dal post predente a questo che potete leggere ho inserito tutto l'articolo.

""«Una bambina invisibile»
Dice di essere stata «una bambina invisibile», sola, solitaria. Da piccola non giocava con gli altri bambini ma con gli adulti. E da grande si è trovata sola, a crescere una figlia di cui non ha mai voluto dire il padre, una figlia «tanto desiderata», che ora le «manca», ma che le toglieva spazio. Lei che aveva bisogno «di respirare». Alessia Pifferi, 38 anni, è la mamma assassina che ha lasciato morire la figlia Diana di 18 mesi di fame e di sete sola e chiusa in casa. È stata condannata all'ergastolo per il reato più grave del quale si possa essere accusati: aver ucciso la propria figlia. Una bambina lei sì, invece, davvero invisibile. Partorita in un bagno, sconosciuta ai servizi sociali, mai registrata da un pediatra, mai andata all’asilo nido, mai vaccinata.""

Questa donna merita l'ergastolo, in quanto ufficialmente è """" normale""" ma non capisco la contentezza della madre e della sorella che finalmente giustizia è fatta. Sono contento per voi è della vostra sicurezza, ma io qualche punto interrogatevi me lo impongo.
CHe se queste due donne avessero avuto un pizzico di bene sia per la bambina che per l'ergastolana .......forse la bambina di 18 mesi non sarebbe morta.
Ma penso anche per una donna come questa l'ergastolo è quello che cercava .........non è più sola avra molte amiche è mi auguro che qualcuna sia vera amicia, di cui questa donna ha bisogno.

 

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