09 marzo, 2024

Guerra Ucraina Russia, Mosca assicura: nessuna intenzione di uccidere Zelensky.

 Ucraina Russia, le ultime notizie sulla guerra di Putin di oggi 9 marzo. DIRETTA | Sky TG24

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Mosca non eliminerà Zelensky, lo ha assicurato Dmitri Polyansky, primo vice rappresentante permanente della Federazione Russa presso Le Nazioni Unite. Allerta dell'Ambasciata statunitense in Russia che consiglia ai cittadini americani di evitare i grandi raduni a Mosca nelle prossime 48 ore a causa di possibili attentati terroristici. Zelensky a Istanbul incontra Erdogan, che vorrebbe tornare ad ospitare in Turchia negoziati di pace con delegazioni di Mosca e Kiev. Ma su questo Zelensky ha chiuso la porta.

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Penso che questa notizia sia più che vera.

Zelensky è già morto dentro, non è riuscito non solo a vincere nonostante il sostanziale aiuto USA e EU, ma ha perso della terra importante per l'Ucraina, in questo momento Zelensky sta facendo di tutto per non perdere Odessa, ma non credo che possa salvarla.

No Putin a questo punto gli fa più comodo da vivo che da morto.

08 marzo, 2024

Di Ponte sullo Stretto parlano tutti, tranne chi dovrebbe davvero

 Di Ponte sullo Stretto parlano tutti, tranne chi dovrebbe davvero (strettoweb.com)
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Il senso è quello del titolo: “Di Ponte sullo Stretto parlano tutti, tranne che chi dovrebbe davvero”. Quale senso? Quello dell’articolo della rivista “internimagazine”, che ha dedicato uno spazio all’opera più discussa d’Italia e forse del mondo. Un’opera che ancora deve iniziare – lo sappiamo bene – ma di cui da sempre parlano tutti, appunto, tranne che chi dovrebbe. Secondo la rivista “Nel dibattito intorno al Ponte sullo Stretto, c’è un protagonista che dovrebbe distribuire la parola al tavolo e invece è il convitato di pietra: l’architettura

Cioè a dire: tutti parlano, l’Architettura che si dovrebbe esprimere invece non lo fa. “E non è un caso che di questa opera colossale quasi nessuno ricordi l’autore, l’ingegnere inglese William Brown (neppure uno qualunque ma il progettista di ponti sospesi più autorevole al mondo). Ridotto da tempo a tema da talk show, simbolo dell’approccio ideologico al futuro, “il ponte a campata unica più lungo del mondo” sembra essere ovunque meno che dove dovrebbe: negli interventi dei professionisti più titolati a parlare, se non altro, delle questioni progettuali e costruttive”, si legge.

“È come se a un certo punto il relatore principale di un convegno avesse deciso di sparire senza neanche parlare, portandosi via le slide e il microfono. Davvero, come hanno scritto l’anno scorso Giuseppe Inturri, Francesco Martinico e Fausto Carmelo Nigrelli su Micromega, “il Ponte sullo Stretto non è un progetto, ma un emblema”? Oppure c’è ancora spazio per una discussione laica, in cui gli architetti e l’architettura si riprendano il proprio posto?”.

Poi la rivista dedica spazio ad Alfonso Femia, che dice la sua sull’occasione. Quest’ultimo è ideatore e curatore della Biennale dello Stretto nonché membro della Commissione di studio sul Ponte sullo Stretto che coadiuverà la commissione consiliare territorio nell’esame del progetto e di una nuova visione di Villa San Giovanni. Femia cita Micromega che tirava in ballo il George Simmel di Il ponte e le porte.

“In quel testo del 1909 – spiega Femia – il filosofo tedesco descrive che cosa succede quando un’opera assume un valore che trascende il senso pratico per assumerne uno estetico. Chiaramente Simmel non si riferisce al nostro ponte, tuttavia il suo pensiero può essere assunto come una possibile interpretazione della sua metastoria. È proprio questo il punto: il ponte sullo Stretto di Messina è diventato un tema in sé, che trascende il significato di ‘unione del separato'”.

“La risposta al Ponte – aggiunge Femia – non sta in un sì o in un no urlati. La mia non è una posizione agnostica, penso che sia necessario considerare tutti gli aspetti e sacrificare, proprio in ragione del superamento dell’urlato, il minor numero possibile di domande. Se, da una parte, l’architettura e l’ingegneria hanno nel loro Dna l’obiettivo di addomesticare, conciliare, trasformare l’ambiente naturale, dall’altra – particolarmente l’architettura – non possono affrancarsi dalla responsabilità di comprendere le sensibilità individuali e collettive che le alimentano nei processi di sviluppo territoriali”.

“È, dunque, fondamentale valutare responsabilmente quanto il ponte potrebbe pesare sul piano culturale, se più ferita e separazione che connessione. Il percorso che conduce al Ponte deve includere prioritariamente un approfondimento culturale e sociale, deve tendere a un buon equilibrio, alla valorizzazione territoriale a scala mediterranea, ed è questa una ricerca che potrebbe portare alla consapevolezza di un tempo già superato”.

Mario Cucinella orientato verso il “no”

Altro intervento alla rivista è quello di Mario Cucinella, il quale ammette che sull’argomento Ponte gli architetti latitano: “Mi sembra evidente come la vicenda Ponte sia l’ennesimo capitolo di quel romanzo di non amore dell’Italia verso il progetto e i progettisti. Abbiamo delegato quest’opera colossale a una società privata (il general contractor Eurolink partecipato dalle italiane WeBuild, Condotte d’Acqua, Cmc e Consorzio Aci, dalla spagnola Sacyr e dalla giapponese HI, ndr), senza neanche preoccuparci di capire come cambierà la vita delle comunità che abitano le aree intorno all’opera. Messina, Reggio Calabria e l’intera zona dello Stretto dovrebbero lavorare a piani urbanistici coerenti con il progetto, ma su questo, lontano dalle terre interessate, nessuno spende una parola”.

“Perfino sull’aspetto più sfidante dell’opera, quello dell’unica campata in un territorio ad altissimo rischio sismico, è stato scelto di procedere a senso unico, quando invece era possibile raccogliere per le vie ufficiali più idee e metterle a confronto in maniera aperta, costruendo intorno un dibattito serio. Questo procedere blindato, che dà tutto per scontato, sta finendo per farci perdere un’occasione enorme: trasformare quest’opera nel pretesto per alzare il tiro della ricerca progettuale, mettere ordine a questioni cruciali come quella che riguarda il ruolo dell’architettura in un Paese dove, per esempio, non si fanno più concorsi. Vorrei essere ottimista, ma purtroppo non ci riesco“.

Massimo Roj: “mai avuto approcci ideologici, sono per il fare”

Massimo Roj, architetto e amministratore delegato di Progetto Cmr, va dritto al punto. “Non ho mai amato gli approcci ideologici: sono per il fare. E credo che il Ponte vada fatto non solo perché necessario, ma anche perché figlio di una tradizione d’eccellenza del pensiero progettuale italiano, quello dei Morandi e dei Musmeci, dei Nervi e dei Piano. Certo, lo sguardo contemporaneo al futuro con il suo carico di distopie non aiuta a guardare lontano, ma non posso che domandarmi per quale motivo dovremmo considerare con sfiducia le capacità delle aziende candidate a costruire l’opera, le stesse che all’estero realizzano progetti forse ancora più complessi”.

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Giusto sentire le diverse posizioni dei vari ingegneri su questo lavoro unico al mondo.

Ma la mia domanda banale è: Ma la Sicilia è in grado di fare continuare un viaggio veloce da Me a TP? sia in macchina o camion o in treno tipo Italo super veloce^

Me Tp in macchina ci si impiega circa 6 ore la distanza è circa 331,99 e come viaggiare alla velocità tra i 50/70 chilometri orari. in treno ci si perde nel tempo. 

Fare il ponte sarebbe un cattivo affare per la Sicilia.

La pirateria manda in fumo un quarto del mercato dei libri

 https://www.ansa.it/sito/notizie/eventi/2024/03/07/la-pirateria-manda-in-fumo-un-quarto-del-mercato-dei-libri_e4872d71-fe53-433c-802d-2779d1fd0fe9.html
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Sono pesanti i danni della pirateria al mondo del libro e sono ancora davvero troppo pochi gli italiani, sette su dieci, che pensano che non verranno puniti per i loro atti illeciti.


L'allarme viene dalla terza indagine Ipsos, commissionata dall'Associazione Italiana Editori, presentata oggi al Ministero della Cultura a Roma

Gli editori perdono 705 milioni di euro di vendite l'anno, più di un quarto del valore complessivo del mercato (il 28%, calcolato al netto di editoria scolastica ed export). Vanno in fumo 4.900 posti di lavoro che diventano 12.000 conteggiando anche l'indotto.

Il 78% degli studenti universitari ma anche il 49% dei professionisti, tra cui medici, avvocati, commercialisti, notai, architetti e ingegneri piratano libri a stampa, digitali e banche dati e compie atti di pirateria il 31% della popolazione sopra i 15 anni. La percentuale di chi si dice a conoscenza dell'illiceità/illegalità della pirateria è pari nel 2023 al 79% (84% nel 2019). Il 70% del campione intervistato ritiene poco probabile essere scoperti e puniti, percentuale in crescita di 4 punti percentuali rispetto al 2019. "Riteniamo fondamentale il lavoro di sensibilizzazione dei cittadini" dice Cipolletta.


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Detto da uno che non legge libri.

Ma la cosa peggiore che moltissimi professionisti fanno di tutto per avere a gratis i loro libri per aggiornarsi nel propio lavoro. E sono libri costosetti a mio avviso, se li paragono ai testi giuridici.

Cmq questa pirateria va eliminata ........... dopo tutto è scomodo leggere dal pc stesso .............

07 marzo, 2024

Inchiesta Perugia, Cantone: "Numeri mostruosi, è uscito fuori un verminaio"

 Inchiesta sul dossieraggio, il procuratore Cantone: "Numeri inquietanti, un verminaio" (adnkronos.com)


È terminata dopo circa tre ore l’audizione del procuratore di Perugia Raffaele Cantone sul caso dell’inchiesta di Perugia, davanti alla Commissione parlamentare Antimafia. Il procuratore ha lasciato Palazzo San Macuto dove tornerà alle 14.30 per essere sentito davanti al Copasir.

"Bisogna tutelare le banche dati, non solo quella della Dna, ma tutte quelle che hanno atti giudiziari", ha detto Cantone, che ha affermato che quelli dell'inchiesta sono "numeri molto più preoccupanti di quelli emersi, inquietano, sono mostruosi". "In questi mesi, da quando è uscita la prima notizia - continua il procuratore -, come procura di Perugia abbiamo fatto atti delicatissimi, abbiamo sentito per due volte il ministro della Difesa che va ringraziato per la sua scelta di rivolgersi all'autorità giudiziaria", spiega aggiungendo che in questo modo ha consentito di "far uscire questo verminaio".

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Una volta il Presidente antimafia nazionale ha dichiarato un verminai diversi TRibunali della stessa provincia.

Perchè guando si parla di giustizia esce sempre il termine Verminaio?

Penso che il covo sotterraneo  maggiore sia situato nei Tribunali, specialmente in determinati settori.

06 marzo, 2024

Filosofi = Dio

 Chi è Dio per i filosofi?

Nella filosofia stoica la divinità è intesa come logos,
ovvero come legge necessaria che permea e regge il
cosmo ed è unico, perché unica è la ragione seminale
del mondo, ovvero il logos che contiene in sé le ragioni
seminali di tutte le cose, cioè le forme grazie alle quali
tutte le cose si generano.


Cosa dice Aristotele su Dio?

Dio "Causa Prima"


Colui che causa il movimento dell'universo e assicura
quest'ordine perfetto è Dio. Secondo Aristotele,
quando si parla di Dio, bisogna pensare a una
sostanza immutabile ed eterna


Cosa pensa Socrate di Dio?

Il Dio di Socrate è un Dio intelligente, che conosce
e ordina ogni cosa. È anche Provvidenza che però
non si occupa del singolo individuo (aspetto presente
soltanto nel pensiero cristiano), bensì del mondo e degli
uomini in generale.


Chi ha provato a dimostrare l'esistenza di Dio?


Aristotele: dio come motore immobile e pensiero di pensiero.
La dimostrazione dell'esistenza di dio (volutamente minuscolo
perché non è assolutamente da confondere con il Dio cristiano)
viene introdotta da Aristotele nella dottrina delle cause, legata
alla teoria della sostanza.


Qual è la differenza tra Dio e Gesù?


La maggioranza dei cristiani ritiene che Gesù fosse sia uomo
che Figlio di Dio. Sebbene vi siano stati dibattiti teologici sulla
natura di Gesù, i cristiani trinitari generalmente credono che
Gesù sia il Logos, Dio incarnato, Dio Figlio e "vero Dio e vero
uomo" (o sia pienamente divino che pienamente umano).

Non è filosofia

Quello che rimane dello spazio sarebbe composto da forme di materia ed energia che possono essere rilevate solo attraverso i loro effetti su altri oggetti. Già nel 1915 Einstein con la teoria della relatività, oltre alla teoria del big bang che ha generato l'universo e al moto dei pianeti e delle stelle, descrive anche lo spazio, cioè il vuoto tra un corpo e l'altro. Questo spazio  sarebbe pieno di un'energia chiamata energia oscura che ha una forza di gravità che funziona al contrario di quella del sole e della terra ed è più forte della loro: invece di attrarre gli oggetti li allontana, allontanando appunto le galassie.

05 marzo, 2024

Tempo ............

 ................... è un tiranno? oppure è un amico?

Ma se si parte dall'idea che ogni cosa ha il suo tempo di "maturazione" non è nell'uno ne altro.

Il tempo ci serve a maturare le nostre decisioni e non solo, che nel momento in cui nascono sono ancora acerbe.

Il debito pubblico dell’Italia è in discesa e sta tornando in possesso delle famiglie

 https://www.lindipendente.online/2024/03/04/il-debito-pubblico-dellitalia-e-in-discesa-e-sta-tornando-in-possesso-delle-famiglie/

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/4 MARZO 2024 - 16:00
Dall’Istat arrivano dati inaspettati e in un certo senso sorprendenti per l’economia italiana: a dispetto di una narrazione martellante e a senso unico – spesso propugnata dai sostenitori dell’austerity e del neoliberismo –  che ritrae la Penisola come uno degli Stati più indebitati e più “spreconi” d’Europa, l’istituto italiano di statistica ha registrato un calo del rapporto tra debito pubblico e Prodotto interno lordo (PIL): quest’ultimo, nel 2023 è sceso al 137,3%, rispetto al 140,5% del 2022, segnando un importante -3,2% che diventa addirittura un – 18% rispetto al 155,3% del 2020. Secondo un’analisi del Sole 24 ore si tratta della diminuzione maggiore tra tutti i Paesi europei. Il dato è accompagnato anche da un ulteriore risultato positivo, ossia l’aumentato al 73% della quota di debito pubblico nazionale nelle mani delle famiglie italiane, grazie al loro acquisto dei BTP (buoni del tesoro poliennali). Sebbene i media e i commentatori appartenenti all’area di centro-destra celebrino la diminuzione del rapporto debito-PIL come un “trionfo” del governo Meloni, è necessario sottolineare che, in realtà questa tendenza è in atto già da diversi anni: il primo calo significativo, infatti, si è già registrato tra il 2020 e il 2021, quando tale rapporto è passato dal 154,9% al 147,1%.

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E' interessante l'articolo ........ visto la data odiena è come se il governo sia stato capace di calare il debito pubblico.

Ma non è così.

Se leggete tutto l'articolo ed aprite le scritture celesto vi è un grafico che parte dal 1990 al 2019 nel 2019 al governo c'era come Presidente del Consiglio Conte

Che non ha nulla a che vedere con l'attuale governo ......... dunque aspetteremo i sondaggi Istat per avere contezza se il debito pubblico sia diminuito nel 2023 e il 2027 ......... è possibile che la destra estrema tolga per il tutto il debito pubblico, in modo che vadano un po di soldi realmente nelle tasche degli italiani.

Non disperiamo .......... forse molto forse con un miracolo della Meloni saremo senza un debito.

Così il ponte sullo Stretto si mangerà i fondi del Pnrr

 Così il ponte sullo Stretto si mangerà i fondi del Pnrr (editorialedomani.it)
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Oltre all’incognita degli espropri, che preoccupa i cittadini, c’è il rischio concreto che saltino altre opere attese da tempo. I sindaci guidano la rivolta contro un’opera faraonica che rischia di prendersi tutto

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In tutta Italia manca di opere  importanti e non fatte.

Ora che si potrebbero fare c'è un ponte inutile da fare per un capriccio di nome Salvini ....... perchè capisce che deve guadagnare terreno e sulle preferenze ma anche nei voti ......Salvini non sopporta che una donna gli stia davanti.

Perchè ne caso specifico la Meloni è un po tanto più intelligente e più furba di Salvini.

Salvini datti pace ti avrebbe detto Vannacci con il suo stupendissimo libro al Contrario ......

Regionali, Meloni si fa il palco da sola. Letta la avvisa: “Rischiamo”

 Regionali, Meloni si fa il palco da sola. Letta la avvisa: “Rischiamo” - Il Fatto Quotidiano
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L’obiettivo di Giorgia Meloni è chiaro: scongiurare “l’effetto Sardegna”. Un pericolo, quello della mobilitazione degli elettori di centrosinistra, che spaventa non poco la presidente del Consiglio. Tanto che la linea data da Palazzo Chigi ai parlamentari di Fratelli d’Italia tramite il mattinale Ore 11 è proprio quella di sminuire la sconfitta di Paolo Truzzu per […]

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Non è arrogante.

Non è presuntuosa

Non è spavalda

Non è cosciente

Ma non è nemmeno incosciente

A questo punto  non ha più nulla da perdere, è spera che gli italiani che l'hanno votata la votino ancora, ciò significa che chi li vota non ragiona con la propia testa, ma con la "testa" della Meloni.

Troppo stupidaggini sono state dette è fatte, ormai chi la votata l'ha sventata che anche le destra Estrema si è comportata peggio della sinistra che di sinistra non ha nulla, parliamo se ci fosse un centro che centro sarebbe?

Certo che noi italiani politicamente non siamo fortunati .......nonostante il nostro voto che va ad una persona cerrtamente "onesta" ma che poi chissa perchè ci delude.

Io credo che bisognerebbe svuotare il Parlamento per circa un lasso di tempo non meglio precisato ........fargli togliere il malocchio a tutti quegli istituti governativi con una sana benedizione di qualche prete eremita che faccia l'esorcista.

Credo che si dovrebbe provare questa strada dell'esercismo.

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02 marzo, 2024

Catania, manifestazione contro l’Autonomia differenziata: intervista a Carmelo De Caudo

 Catania, manifestazione contro l’Autonomia differenziata: intervista a Carmelo De Caudo (newsicilia.it)
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CATANIA – “No all‘autonomia differenziata, sì al diritto di libera manifestazione” è lo slogan della protesta che si è tenuta questa mattina nelle strade di Catania, organizzata dalla CGIL e sostenuta dalla “Rete del No allautonomia differenziata“.

Le sigle della Rete

Le sigle che compongono la Rete e che già nei giorni scorsi hanno espresso in più occasioni la loro contrarietà al disegno di legge “che smantella i diritti e divide il Paese” sono: CGIL, Arci, Acli, Disoccupazione Zero, UDI, Auser, SUNIA, UDU, ANPI, Rete degli Studenti Medi, Koinè, Memoria e Futuro, Federconsumatori, Generazioni Future, Volere la luna, Rete Restiamo Umani (I Siciliani Giovani, Emergency, Amnesty International Gruppo 72 Catania ONG, Libera Catania, Città Insieme, Arbor – Unione per gli Invisibili, Chiesa Cristiana Evangelica Battista, Chiesa Evangelica Valdese, Paxchristi Catania, Mani Tese Sicilia, Comitato Librino Attivo, Gruppo di Iniziativa Territoriale di Banca Etica per il Nord-Est della Sicilia, La Città Felice, Gruppo Territoriale Catania, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, COPE-Cooperazione Paesi Emergenti, CNCA Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Cooperativa Prospettiva, Circolo Teresa Mattei, Associazione Centro KOROS, Associazione di Promozione Sociale Difesa e Giustizia, Associazione Oltre Frontiere, Associazione Antimafia e legalità).

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Questa manifestazione di Catania è un gran segno di civiltà,  per dirla in poche parole per avere una Italia unita si è sparso in questa penisola un mare di sangue .......ed è bastato che un politico a mio avviso insignificante potesse influenzare tutto il governo a spregio di quei combattenti italiani per unire l'Italia.

Il politico in questione è Calderoli ex Lega Nord, oggi Lega è un tipo litigioso erain rotta con Umberto Bossi con Roberto Maroni era l'unico che doveva dividere con un muro da costruire partendo dalla Liguria bassa sino ai confini della Repubblica di San Marino  ........ questo è Calderoli ........ un politico esclusivo che si batte ancora come se fosse nella lega Nord che oggi non esiste più.

Tutti con Israele ...........

  .................... E' mai possibile avere paura dei ricchi?

Gli Israeliani saranno ricchissimi, sfornano diamanti 24 su 24 sono armati siano ai denti con armi che nemmeno Putin si sogna.

Ma quello che stanno facendo è il massacro degli innocenti affamati ...........

Si dovrebbero solo vergognare.

Strage attorno al camion di aiuti a Gaza, Fiorella Mannoia contro Meloni: «Quando dovevate votare per il cessate il fuoco dove eravate?»

 Strage attorno al camion di aiuti a Gaza, Fiorella Mannoia contro Meloni: «Quando dovevate votare per il cessate il fuoco dove eravate?» - Open

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Fiorella Mannoia senza freni contro la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni. Oggetto dello scontro è la tragica ressa attorno ai camion di aiuti di Gaza nella quale all’alba della mattina di ieri, 29 febbraio, sono rimasti uccisi almeno 112 palestinesi, mentre oltre 700 sono rimasti feriti. La premier aveva commentato l’episodio con queste parole: «Ho appreso con profondo sgomento e preoccupazione la drammatica notizia di quanto accaduto oggi a Gaza. È urgente che Israele accerti la dinamica dei fatti e le relative responsabilità. Le nuove e numerose vittime civili impongono di intensificare immediatamente gli sforzi sui negoziati in atto per creare le condizioni per un cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi». Le dichiarazioni hanno acceso l’ira di Mannoia, che ha commentato in risposta, con un tweet che ha fatto il pieno di likes: «Questo post è uno scherzo? Quando dovevate votare per il cessate il fuoco dove eravate?». Non è la prima volta che l’artista si esprime a favore del popolo palestinese: l’aveva fatto per esempio scegliendo di supportare Ghali, dopo che dal palco dell’Ariston aveva invocato uno «stop al genocidio». «Manifestare è un diritto – aveva commentato Mannoia -. Io non ero lì, non ho visto cosa è successo, non sono d’accordo con le minacce che sono sempre da condannare, ma gli artisti devono essere liberi di esprimersi e di dire sempre quello che pensano. Non mi pare abbia detto niente di scandaloso, Ghali ha denunciato quello che sta succedendo, ed è sotto gli occhi di tutti».


Ho appreso con profondo sgomento e preoccupazione la drammatica notizia di quanto accaduto oggi a Gaza. È urgente che Israele accerti la dinamica dei fatti e le relative responsabilità. Le nuove e numerose vittime civili impongono di intensificare immediatamente gli sforzi sui…
Questo post é uno scherzo? Quando dovevate votare per il cessate il fuoco dove eravate?
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Non credo la Meloni abbia  rispposto alla giustissima domanda della Mannoia