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È rimasto inascoltato l’appello che l’Abi e i sindacati del credito hanno rivolto al governo con una lettera inviata ad aprile, in cui si denunciava la tempesta che si sta abbattendo sui dipendenti bancari per effetto delle norme sui fringe benefit. Si tratta dei compensi in natura che i datori di lavoro possono erogare ai dipendenti e vi rientrano i buoni pasto, le auto aziendali, le borse di studio, i prestiti a tasso agevolato nel caso delle banche. Negli ultimi anni la disciplina ha subito diverse modifiche e il governo ha intenzione di infilarne altre nella manovra di dicembre, perché corroborano l’immagine di un esecutivo prodigo con lavoratori e famiglie.
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Lo trovo interessante.
Certo non per me, ma ci sono diversi blogger che lavorano in banca ............per carità già lo sapranno, ma magari conoscono la vera versione, allora ecco la versione che va ad un pubblico quasi disattento in materia ............ le banche già nascondono molte cose che vanno contro i clienti, ovviamente questo vale per tutti le banche.
Per me le banche andrebbero isolate da determinati poteri forti, che poi quest'uktimi sono i priveliggiati, scoperture libere tanto c'è lo stupido cliente che paga per tutti.
La cosa è scritta in un modo semplicistico, ma è reale ......... avete mai sentito parlare di affidamenti che già la banca sapeva che non vi era rientro.
I tassi usura ........ servono per coprire un po questi ammanchi.
E io pagoooooooo