Bella ciao "contro" Orban, clamoroso Bertinotti: come boccia Salis e compagni – Il Tempo
Non è piaciuta a Fausto Bertinotti, leader e riferimento della sinistra comunista per decenni, la trovata di The Left (il gruppo di Ilaria Salis, Carola Rackete e via dicendo, per intenderci) ma in parte anche di Verdi e Socialisti&Democratici, che a Strasburgo hanno iniziato a cantare Bella ciao durante il discorso di Viktor Orban per illustrare il programma della presidenza ungherese dell'Unione europea. La presidente del Parlamento, Roberta Metsola, ha richiamato l'aula all'ordine commentando: "Questo non è l'Eurovision". A criticare il siparietto della sinistra canterina è, curiosamente, Bertinotti ospite della puntata di giovedì 10 ottobre di Tagadà, su La7. L'ex presidente della Camera risponde alla conduttrice Tiziana Panella sul motivo che ha spinto gli europarlamentari di quell'area politica a intonare il canto della Resistenza: "C'era una ragione e la rispetto, ma non è la mia ragione".
Canto bella ciao solo insieme alla mia gente - argomenta Bertinotti - sulle strade e nelle piazze, in una manifestazione politica con la mia gente, Ma è un canto che secondo me richiede una partecipazione, o una co-partecipazione". Insomma, Bella ciao "è un canto che è diventato di popolo, io non la userei come strumento di lotta". Sarebbe stato meglio se Salis e compagni avessero preferito "un'invettiva esplicita contro Orban, e persino contro l'inesistenza politica del Parlamento Europeo", chiosa l'ex capo di Rifondazione comunista.
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Non è questione chi ha ragione o torto. Di quel poco che ho visto Orban è il classico tipo di stare a Pontida, dove l'agricoltura la fa da podrona .........lo vedo bene con i suo pantaloni di velluto è camicia messa male.
Bertinotti è stato un buon sindacalista.
La Salis sono contento che sia uscita da un momento di dure catene ............ e poi il video lo abbiamo visto tutti ......... ancora è da provare che fosse lei.