24 agosto, 2024

Il condannato per corruzione Formigoni piange miseria. La lamentela sulla pensione: “Vivo con poche migliaia di euro”

 Il condannato per corruzione Formigoni piange miseria. La lamentela sulla pensione: "Vivo con poche migliaia di euro" - Il Fatto Quotidiano


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Certo che non metto nessu rigo dell'articolo.

Per me non lo merità, però c'è la carità, per un povero vecchietto che si è venduto la Sanità pubblica per favorire quella privata.

Ma a quanto pare oggi nessuno lo calcola più ........ lui dice di voler approdare altra volta in politica .......... per il  momento non può farlo, ma sono certo che chi vota a destra qualche voto lo prenderà ......... politicamente è molto più preparato di Vannacci, Salvini e la Meloni ...........in mezzo a loro spicca come genio del male.

Ma se ci pensiamo bene alla destra Formigone potrebbe stare bene, non tanto per i voti che potrebbe portare, ma quanto alla sua mente volta al male della nazione Italia.

Però in questo momento voi di destra perchè non gli date un aiutino con qualche premio di circa 10.000 € al mese............ così tanto per poter campare decentemente.

Il segreto di Mussolini: "Moglie e figlio ripudiati, una storia di crudeltà"



 https://www.quotidiano.net/magazine/libri/il-segreto-di-mussolini-moglie-e-figlio-ripudiati-una-storia-di-crudelta-13708c69

Nel romanzo di Fabiano Massimi la vicenda di Ida Dalser e del piccolo Albino "Furono chiusi in manicomio. Si trattò di femminicidio e infanticidio di Stato".
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https://informareunh.it/internate-in-manicomio-perche-non-conformi/

Internate in manicomio perché “non conformi”



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Nel cercare il termine crudeltà, mi vengono fuori un po di siti .......... ma ho deciso di soffermarmi su questi due.

Uno riguarda Mussolini che non conoscevo questa storia, ma per farne un libro vuol dire che qualcosa di vero c'è.

Se non vado errato si tratta della moglie e di suo figlio ..........qui sotto metto un piccolo stralcio dell'articolo:

Uno scrittore non può riportare indietro il tempo, "ma può provare a rendere giustizia a coloro che in vita non hanno avuto giustizia. Come Ida e come Albino", esordisce Fabiano Massimi, 47 anni, modenese, docente alla Scuola Holden (con una lunga esperienza da bibliotecario: è stato anche direttore delle biblioteche di Formigine) e autore di bestseller storici come L’angelo di Monaco e I demoni di Berlino. Nel suo nuovo thriller storico, Le furie di Venezia (Longanesi editore), arrivato in libreria proprio in questi giorni, dà forma romanzesca a una storia troppo spesso rimossa, dimenticata, quella della prima moglie e del figlio segreto di Benito Mussolini: entrambi furono nascosti al mondo, forzatamente rinchiusi in manicomio, lei sull’isola di San Clemente a Venezia ("sottoposta alla fame e alle torture", scrisse) dove morì nel 1937, lui a Mombello, in Brianza, dove finì i suoi giorni nel 1942, a 27 anni. "Una storia infelice e terribile che grida vendetta e che noi, ancora oggi, non riusciamo a ricordare", dice Massimi.
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La seconda storia è un modo vivendi di un tempo passato, ma non molto passato:

Un viaggio di dolore ed emarginazione lungo quasi un secolo, dentro ai manicomi italiani, dove centinaia di donne furono rinchiuse, spesso senza tornare mai più ad una vita normale. Un viaggio nei pregiudizi verso la femminilità che “non si adeguava alle aspettative”, una storia in cui gli ospedali psichiatrici gestirono l’“anormalità” di tante donne per farne perdere le tracce, con la politica sanitaria quale dispositivo disciplinare, pratica che ha permeato la cura delle malattie mentali fin dentro l’Italia repubblicana, lasciando strascichi scoperti anche dopo la “Legge Basaglia” del ’78.


Questo è un viaggio lungo quasi un secolo, il secolo scorso. Un viaggio fatto di dolore ed emarginazione dentro ai manicomi italiani, dove centinaia di donne furono rinchiuse, spesso senza tornare mai più ad una vita normale. È una storia che attraversa due guerre mondiali, due dopoguerra e una dittatura, muovendosi su diversi piani. Ci sono i pregiudizi verso la femminilità che non si adeguava alle aspettative, per cui bastava condurre uno stile di vita un po’ fuori dagli schemi precostituiti per finire recluse, una deriva ideologica che trovò il culmine nel ventennio fascista. «Errori della fabbrica umana» al pari delle donne traumatizzate dai conflitti, non si perdonava loro l’incapacità di superare lo choc. Ancora una volta gli ospedali psichiatrici furono i luoghi deputati a gestire l’“anormalità” per farne perdere le tracce. La politica sanitaria come dispositivo disciplinare, una pratica che ha permeato la cura delle malattie mentali fino ai primi anni dell’Italia repubblicana e lasciando strascichi scoperti anche dopo la Legge 180 del ’78, ben più nota come “Legge Basaglia”

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A mio modesto avviso sono due articoli molto interessante ........il secondo bene o male già ne ero a conoscenza che la donna ha subito danni su danni ............ e se oggi c'è una certa ribellioni ne dovremmo cercare le cause in un passato lontano e non molto lontano, dove ci sono anime che cecano un po di giustizia.

Ma questo può solo vale se le anime si vedessero ........ma non si vedono, ma si sentono,


Non conoscevo affatto la storia di mussolini ........sapevo che era sposato, ma una moglie che non figurava, visto che era coperta dalla bellissima Claretta Petacci.

Chi ha votato la destra non me ne voglia ..........è per dare il senso a delle donne che andavano in un manicomio perchè parlavano di libertà della donna.