12 novembre, 2023

Le Banche ringraziano la Bce, utili (quasi) raddoppiati: ecco le cifre

 Aumento tassi Bce, esultano le banche italiane: utili raddoppiati (quifinanza.it)
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Fabi ha pubblicato un calcolo decisamente interessante sul fronte delle principali cinque banche italiane. Nel corso dei primi nove mesi del 2023, infatti, sono stati accumulati circa 16 miliardi di euro di utili. La cifra precisa è 15,7 miliardi, che rappresenta una sorta di regalo, per dirlo in maniera “volgare”, proveniente direttamente dalla Banca centrale europea. Il tutto attraverso l’aumento dei tassi di interesse, che ha portato a nuovi record per il settore bancario italiano.

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Questi 16 miliardi di euro di profitti delle banche grazie agli aumenti dei tassi  ......... che poi vengono pagati dai clienti e non solo delle banche.

Cosa non faremmo se non ci fossero le banche, ma noi siamo anche fortunati ora c'è la BCE.

Le banche pagano molto bene un certo tipo di capi ai poteri forti per non essere disturbati ........ specialmente nei tribunali.

Liste di attesa per visite ed esami: ecco i trucchi per nascondere i ritardi

 https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/liste-attesa-visite-ed-esami-ecco-trucchi-nascondere-ritardi/9eb52f12-7ee2-11ee-962f-d187f7a87ff1-va.shtml
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L’ultima novità è che le liste d’attesa non esistono! Eppure ciascuno di noi ogni volta che è alle prese con la prenotazione di una visita medica o di un esame diagnostico sa bene come funziona: o paghi o ti arrangi. Ma quanto tempo realmente passa fra la prescrizione del medico e l’erogazione del servizio che riceviamo come pazienti? Il dottore di famiglia o lo specialista indicano il codice di priorità sulla ricetta: se urgente, il sistema sanitario nazionale deve garantire la prestazione in 72 ore; se c’è il codice «breve» entro 10 giorni; se è differibile entro 30 giorni per una visita, e 60 per un esame; entro 120 giorni se si tratta di prestazioni programmate. In quale percentuale i tempi indicati sono rispettati? E c’è un controllo efficace per intervenire dov’è necessario? Vediamo come i cittadini continuano a essere presi in giro.

I dati delle Regioni

Nove Regioni preferiscono continuare a trascurare il problema, o non riescono ad avere idea di quanto tempo deve attendere un cittadino per ogni singola visita o esame: Valle d’Aosta, Bolzano, Molise e Puglia hanno ignorato la richiesta di Agenas; Lombardia, Liguria, Basilicata e Sicilia non sono state in grado di produrre i dati; quelli della Calabria non sono utilizzabili perché incompleti. Invece 6 Regioni hanno risposto fornendo i tempi di attesa di 2-3 ospedali: Veneto, Lazio, Abruzzo, Campania, Umbria e Sardegna, per un totale di 23.656 visite e 24.478 esami. Hanno invece fornito tutte le informazioni richieste il Piemonte, Trento, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Toscana e Marche, per un totale di 101.265 visite e 122.208 esami.

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La Gabanelli è una giornalista che stimo molto.


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Interessante è leggere l'articolo per capire  ............. quanto siamo con gli occhi bendati, per il tipo se ci dicono che l'asino vola noi guardiamo in alto per vedere l'asino  che vola, ma che tu non vedi, ma ci credi.

Boom di lavoratori lasciati a casa per ragioni disciplinari (+67% tra aprile e giugno). Il blocco dei licenziamenti si aggira anche così

 https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/09/19/boom-di-lavoratori-lasciati-a-casa-per-ragioni-disciplinari-67-tra-aprile-e-giugno-il-blocco-dei-licenziamenti-si-aggira-anche-cosi/6323228/
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Nel secondo trimestre dell'anno, in base ai dati dell'Inps, le persone licenziate per ragioni disciplinare sono cresciute del 67%. "Sicuramente parte di questo incremento si spiega con il tentativo di aggirare il blocco", commenta Emanuele Ferretti della Filcams-Cgil. Crescono anche le dimissioni (+91%) ma questo dato potrebbe riflettere una ripresa del mercato del lavoro che produce più opportunità di cambiare impiego

Nei primi sei mesi di quest’anno 809mila persone si sono licenziate. Sono quasi 200mila in più rispetto allo stesso periodo del 2020. In particolare nel trimestre aprile-giugno 470mila lavoratori hanno deciso di lasciare il posto, 214mila in più dell’anno prima. 285mila di loro avevano un contratto a tempo indeterminato. Sono aumentati anche i licenziamenti per motivi disciplinari (esclusi dal blocco in vigore fino allo scorso giugno), una tendenza iniziata nel terzo trimestre del 2020. Nella prima metà del 2021 i licenziamenti disciplinari sono saliti a 67mila, 20mila in più dell’anno prima. 

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Travaglio può essere antipatico o simpatico ......... ma il suo lavoro di giornalista la sa fare e bene, nonostante sia molto contrastato tra i suoi stessi colleghi(che a mio avviso la chiamerei invidia)

Detto questo, l'articolo lo trovo interessante. Certo parla di licenziamenti, ma l'italia vive di queste cose, vive dei scoop vive di cattive notizie politiche, al di la se oggi c'è la Meloni e gli diamo colpa, ma ieri c'era la sinistra ed abbiamo dato colpa anche alla sinistra chiunque salga il cittadino grida che ha colpa, non riconoscendo che la colpa è anche del cittadino che da al politico falsi bisogni ........ perchè ogni politico che è salito al governo ha sempre gridato la colpa e dell'immigrati ........ falso problema ... dunque il politico sbaglia.

Ma chi leggera questo articolo del FattoQuotidiano capira forse che siamo in un mare di merda noi italiani.

Se noi italiani continuiamo a non mostrare i denti a questi politici ..............nulla faranno, e faranno solo delle cose a nome di chi li ha mandati al governo che non hanno nulla a che fare con l'Italia, anzi ancora  più povera  Italia, colpa dei cittadini che sbagliono a votare per falsi bisogni nell'interesse Italia.