Il Fatto di Domani (ilfattoquotidiano.it)
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ISRAELE-GAZA, TRE OSTAGGI A NETANYAHU: “PAGHIAMO IL TUO FALLIMENTO”. LE TV ISRAELIANE: “GUERRA PSICOLOGICA DI HAMAS”. SCONTRI IN CISGIORDANIA: MORTI 4 PALESTINESI. L’esercito israeliano arriva con i carri armati alla periferia di Gaza City proseguendo lo scontro armato con Hamas dentro la Striscia, e il movimento islamico, oltre a lanciare razzi verso Tel Aviv, replica diffondendo un video di tre donne prese in ostaggio durante il raid del 7 ottobre che ha causato 1.400 morti. Una di loro si scaglia contro il premier Netanyahu: “Ti sei impegnato a liberare tutti, invece noi paghiamo il fallimento politico, di sicurezza, militare e dello stato per il tuo disastro del 7 ottobre. …Noi cittadini che paghiamo le tasse ci troviamo prigionieri in condizioni impossibili”. Le reti televisive israeliane si astengono dal mostrare il video: “Si tratta della guerra psicologica di Hamas e dunque non è opportuno rilanciarla”. Le famiglie degli ostaggi, comprese quelle delle tre donne apparse nel video, hanno convocato oggi una conferenza stampa e lo stesso ha fatto il primo ministro: “Ogni Paese civile dovrebbe stare dalla parte di Israele e richiedere il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas senza condizioni, Israele non cesserà il fuoco”. Ed ha concluso: “C’è un tempo per la pace e un tempo per la guerra. Ora è tempo di guerra. Israele è pronto a combattere”. La rete americana Nbcnews racconta che la trattativa sul rilascio dei 239 prigionieri è in stallo perché Hamas, in cambio di carburante, è disposta a liberare solo un gruppo ristretto. I negoziati si sono bloccati prima che Israele lanciasse, nella notte di venerdì, l’offensiva con le truppe di terra a Gaza. Tuttavia, secondo altre fonti, David Barnea, il direttore del Mossad, è stato in Qatar nel fine settimana per discutere il rilascio degli ostaggi. Oggi è arrivata anche la notizia della morte Shani Louk, la ragazza di 22 anni con cittadinanza tedesca rapita dai miliziani islamisti mentre con altri giovani partecipava ad un rave nel deserto del Negev. Il presidente israeliano Isaac Herzog, in una intervista alla Bild ha raccontato che l’identificazione è stata possibile perchè è stato trovato il cranio della vittima, aggiungendo che la ragazza “è stata decapitata”. Resta la tensione anche sul fronte della Cisgiordania, dove sono stati uccisi dall’esercito quattro miliziani palestinesi a Jenin. Sul Fatto di domani leggeremo altri particolari sulla giornata, sugli scenari possibili una volta che sarà conclusa la fase militare nella Striscia, e la strana vicenda dell’ufficio politico di Hamas aperto in Qatar nel 2012; una iniziativa che l’ambasciatore di Doha negli Stati Uniti, Meshal bin Hamad Al Thani, in un articolo pubblicato sul Wall Street Journal, attribuisce a una richiesta di Washington.
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Aprendo il link vi sono altre notizie, per me il Fatto Quotidiano è un po più credibile nelle sue notizie non alterate.
Credo che chi è assetato di buone notizie apra il limk
Nessun obligo poi commentare.