12 agosto, 2023

Meloni contro Bonaccini, 'sull'alluvione cerca visibilità'

 Meloni contro Bonaccini, 'sull'alluvione cerca visibilità' - Notizie - Ansa.it

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Aquasi tre mesi dall'alluvione che sommerse la Romagna, è finita la tregua istituzionale: è scontro aperto fra governo e Regione, fra la premier Giorgia Meloni e Stefano Bonaccini e, di conseguenza, fra Fdi e Pd.

E' scontro sulle cifre, sul metodo e su quello che si è fatto o non si è fatto per rimettere in sesto il territorio in vista della stagione autunnale e per ristorare famiglie e imprese colpite dai danni. Ed è uno scontro destinato a durare e inasprirsi, con l'orizzonte delle prossime elezioni regionali che si svolgeranno al massimo all'inizio del 2025.

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SE interessante o meno lo lascio decidere chi si legge l'articolo.

Dopo la visiya della Melo0ni in Romagna devastata dall'acqua e non solo dall'acqua ....... la Meloni promise un intervento immediato in aiuto alla Regione Romagna, sia in soldi ed una frenata alle cartelle dell'ufficio delle Entrate.

Se non vado errato ha promesso dell'altro al vista di quelle macerie.

Dunque non credo che il Presidente della Regione Romagna cerci visibilità con la scusa dell'alluvione.

Eventualmente è la Meloni che cerca visibilità tra i suoi votanti e mantenerli a non mantenere la promesse fatte.

Molte cose ha promesso alla Nazione io stesso l'ho definita in elezioni a Berlinguer, oggi è al governo è non sta mantenendo nessuna promessa.

Sta solo accattivandosi le simpatie dell'EU  ma ha un suo progetto che non è per nulla di buono per la Nazione Italia.


La lettera di Giorgia Meloni sul salario minimo: quali sono le 8 proposte del Cnel sul lavoro povero

 La lettera di Giorgia Meloni sul salario minimo: quali sono le 8 proposte del Cnel sul lavoro povero - Open

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La premier scrive al Corriere: una proposta entro 60 giorni. La memoria di Brunetta alla Commissione Lavoro

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Interessante articolo?

Non lo credo. La Meloni incontra le opposizione i sindacati ....... ne escono fuori senza un barlume di proposta. Fatto tutto questo la Giorgia Meloni si lava le mani e passa il tutto a Renato Brunetta, che per queste cose non è la persona giusta, anche se lui stessi dice(parole vuote a mio avviso): 

  • Non limitarsi all’alternativa salario minimo per legge sì o no, ma affrontare, a monte, i problemi che ostacolano la crescita dei salari dei lavoratori, tra cui i ritardi nei rinnovi contrattuali aggravati dalla crescita del costo della vita e dall’elevato cuneo fiscale, dall’impatto della precarietà, del part-time involontario e del “lavoro povero”.
    certo che Renatino Brunetta un po sappiamo come ragioneNon credo che riusciranno ad approdare a nulla, anche perchè la Meloni la trovo molto indecisa su questo fatto e vorrebbe lasciare le cose così.

Ma tutto questo o senza questo non è elemento di produttività di una Nazione.

Ci vogliono posti  di lavoro con stipendi certi ed adequati al tenore dei prezzi imposti dalle ditte  ai consumatori.

Ecco, a mio avviso bisogna ritornare indietro agli anni 90 ...... è riassumere personale. E riorganizzare i piani di lavoro ed i relativi stipendi e da non tralasciare nuovi investimenti all'interno della Nazione Italia e creazione di nuovi soggetti nella tecnologia eterea è produzione di varie coltivazioni a larga scala ed incentivare la lavorazione della terra da coltivare.

Meloni c'è molto da fare se si vuole fare, ma capisco che la compagnia che ti sei scelta non aiuta tutto questo.