17 giugno, 2023

Cgia, con tassi al top le banche ricche, le famiglie povere

 Cgia, con tassi al top le banche ricche, le famiglie povere - PMI - ANSA

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Ovviamente l'articolo è molto più lungo, visto l'argomento ..... fare click sul link sopra

Utili degli istituti +58%, risparmi scesi di 25 miliardi

Il ritorno dell'inflazione ha avuto come conseguenza, tra le altre cose, un'Italia con banche più ricche e famiglie più povere.

Nel 2022, infatti, gli istituti di credito hanno totalizzato, al netto delle imposte, 21,8 miliardi di euro di utili, praticamente 8 miliardi in più rispetto al 2021 (+58%).

I risparmi delle famiglie italiane, invece, tra il marzo dell'anno scorso e lo stesso mese di quest'anno hanno subito una riduzione pari a 25,2 miliardi di euro. A segnalarlo è l'Ufficio studi della Cgia di Mestre, sottolineando che questo è solo uno dei tanti effetti economici che ha colpito il nostro Paese a seguito dell'aumento dei tassi di interesse in questo ultimo anno che, secondo la politica monetaria decisa a Francoforte, ha l'obbiettivo di raffreddare il caro prezzi. 

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Notizia di un paio di giorni fa si diceva che l'inflazione migliorava .... se leggiamo questo articolo dice una cosa ben diversa.
Chi gestisce in tv le notizie la politica del governo? facendo intuire che da quando ci sono loro tutto va ok?
Con la notizia odierna la spesa aumenta ancora di più .......non aumentano solo i tassi, aumenta tutto l'essenziale per vivere. In questo momento anche i ricchi piangono vedendo diminuire di volume i propi risparmi, ed i poveri che debbono ricorrere ai prestiti con tassi più alti. Ma noi ci comporteremo come quella bellissima canzone romana .......
Ma che ce frega ma che ce ‘mporta
se l’oste ar vino ci ha messo l’acqua
e noi je dimo e noi je famo
c’hai messo l’acqua
nun te pagamo ......

Ma solo nella canzone "nun te pagamo"


Enzo Tortora, 40 anni fa l'arresto, mostrato in manette, condannato e infine assolto

 https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2023/06/17/40-anni-fa-larresto-di-enzo-tortora_ebfe8ed0-bc7f-40a8-ac4e-44813631584f.html

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Bonino: 'Ancora si cerca una giustizia giusta. Senza non c'è libertà'

Il 17 giugno del 1983, all'hotel Plaza di Roma, veniva arrestato Enzo Tortora.

Un arresto mediatico, che segnava l'inizio di una tragica vicenda giudiziaria.

L'Unione delle Camere penali italiane e la Fondazione Enzo Tortora organizzano, oggi, a 40 anni di distanza, nella piazza antistante l'hotel Plaza, una conferenza stampa alla quale parteciperanno anche i testimoni della battaglia di Enzo Tortora per vedere affermata l'evidenza della propria innocenza e l'impegno per una giustizia giusta.

Ci saranno tra gli altri la compagna di Tortora Francesca Scopelliti, il presidente dell'Ucpi Giandomenico Caiazza, Emma Bonino, Enrico Costa, Francesco Rutelli e Marco Taradash.

"Provate a mettervi nei panni di un uomo innocente che nel cuore della notte viene arrestato e trasformato pubblicamente in un mostro. Provate ad immaginare la solitudine, la rabbia, la frustrazione, il senso di smarrimento per i propri cari, i colleghi, gli amici". Così la leader di +Europa, Emma Bonino, nel messaggio inviato per l'anniversario dell'arresto di Enzo Tortora, organizzato dalla compagna Francesca Scopelliti, con la Fondazione internazionale per la giustizia Enzo Tortora, l'Ucp e la Camera Penale di Roma, oggi a Largo San Carlo a Roma. "I più giovani - prosegue Bonino - non ricordano l'arresto del 17 giugno 1983 di Enzo Tortora, di quel celebre conduttore televisivo che da 'uomo perbene' divenne 'camorrista' per un errore giudiziario. Dopo mesi di galera, di sofferenza, e dopo una battaglia politica con noi radicali, con Marco Pannella, Tortora ebbe il riconoscimento della sua innocenza ma l'atteggiamento colpevolista e giustizialista che lo colpì e che ancora oggi ha grande diffusione dimostra che siamo molto lontani da una concezione di giustizia giusta. Bisogna ricordare sempre che ciascuno è innocente fino a quando non ne viene data colpevolezza con sentenza definitiva e l'errore giudiziario ai danni di Tortora dimostra come l'approccio colpevolista non porti da nessuna parte. Dopo 40 anni siamo ancora qui, a spiegare che senza una giustizia davvero giusta non c'è libertà", conclude la leader di +Europa.

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Ancora oggi mi viene la pelle d'oca nel leggere di Enzo Tortora, un uomo che era ben voluto perchè nel suo modo di fare era ed è ancora una persona perbene poi era conduttore televisivo di grande prestigio ed anche un simpatico intrattemitore.

Tortora è l'esempio a vita degli errori dei magistrati, fa onore che oggi la camera penale si unisce a questa manifestazione ........è un degno tributo. Ed onestamente penso che anche il Presidente della Repubblica dovrebbe dare un segno ampio di condivisione andando contro quella magistratura che tendenzialmente sbaglia ma non ammette ...........Credo che Mattarella lo faccia visto che è a capo della magistratura.

Ricordo Enzo Tortora con simpatia con il suo Portobello ed il pappagallo

Detenzione carceraria in condizioni inumane, condannato il Ministero della Giustizia

 Messina: detenzione carceraria in condizioni inumane, condannato il Ministero della Giustizia - AMnotizie.it - Quotidiano di informazione
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Detenzione carceraria in condizioni inumane, con spazio a disposizione inferiore al minimo accettabile. Per questo motivo la sezione civile del tribunale di Messina ha condannato il Ministero della Giustizia a risarcire il danno ad un detenuto dell’hinterland nebroideo. A rivolgersi al tribunale peloritano è stato l’avvocato Giuseppe Tortora.

Nel suo ricorso il legale ha evidenziato che 1591 giorni di detenzione presso la Casa Circondariale di Gazzi a Messina erano stati vissuti all’interno di una cella di 15 metri quadrati, con altri 6 detenuti, dunque con meno di 3 metri quadrati a persona, una condizione carceraria inumana e degradante, con uno spazio inferiore al minimo accettabile indicato dalla giurisprudenza, in un luogo dove, oltre ai detenuti, c’è la branda, due armadietti, uno sgabello, un tavolo.

Soprattutto alla luce del mobilio fisso, lo spazio a disposizione si è ulteriormente ridotto. Da qui la condanna del Ministero della Giustizia al risarcimento del danno e al pagamento delle spese processuali.

Tra la soddisfazione per lo studio Tortora per il risultato raggiunto, anche l’evidenziare come il problema delle condizioni carcerarie dei detenuti presso le case circondariali italiane continui ad essere irrisolto e che costa ogni anno allo Stato molto di più di quanto costerebbe l’adozione di serie politiche di riforma del sistema detentivo.
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Non comment
in queste poche righe si racchiude un dramma di una persona che sta scontando una sua pena ...... in modo inumano.
Già basta questo termine per pensare altre cose non scritte .......